Libri premiati 2017



Sezione riservata ad autori italiani 
Attilio Brilli 
“Il grande racconto delle città italiane”, Il Mulino
Descrizione
"La forma di una città cambia più in fretta - ahimè - del cuore degli uomini": già Baudelaire avvertiva come ogni inevitabile trasformazione del paesaggio urbano si accompagni a struggimento e perdita. Ma forse non è impossibile ritrovare il senso di un'armonia fra noi e i volti delle città italiane maggiormente rappresentative di quella luminosa civiltà che, nelle epoche passate, è stata un faro per il mondo intero. Guardiamole con occhi nuovi, come fanno queste pagine, e lasciamo che a venirci incontro siano immagini originali e inedite, consegnate a noi dalle testimonianze letterarie o artistiche di visitatori illustri che ne hanno saputo cogliere lo spirito autentico. Da arcaiche forme insediative risalenti alla notte dei tempi, quelle città sono diventate nel corso dei secoli capitali di signorie e di principati generatori entrambi di un'autonoma, altissima civiltà; e prima ancora sono state orgogliosi, liberi comuni o repubbliche marinare gelose del loro prestigio e della loro indipendenza. I luoghi che visiteremo grazie a questo libro esigono di essere considerati alla stregua di creature viventi, con le fisionomie, i caratteri, le personalità loro. Saranno occasione di conquista e scoperta personale, da cui usciremo profondamente arricchiti.

Attilio Brilli

Docente universitario e scrittore italiano (n. 1936). Già professore ordinario di Letteratura angloamericana presso l'Università di Siena, ha pubblicato saggi su autori inglesi, irlandesi e statunitensi quali Byron, Swift, Joyce e James; ha curato inoltre la pubblicazione delle Opere (1982) di R.L. Stevenson nella collana I Meridiani. Ritenuto uno tra i massimi storici della letteratura di viaggio, è autore di numerosi testi storici e interpretativi sull'argomento, tra i quali vanno citati lo studio sulla pratica del Grand Tour Quando viaggiare era un'arte (1995), gli itinerari evocativi tracciati nell'Italia centrale e descritti ne Il viaggiatore immaginario (1997), l'opera enciclopedica sulla pratica del viaggio in Italia dal Medioevo a oggi  Il viaggio in Italia. Storia di una grande tradizione culturale (2006), le indagini sul viaggio come scoperta di un mondo altro de Il viaggio in Oriente (2009) e quelle sul viaggio come esplorazione e conquista illustrati in Dove finiscono le mappe (2012) e in Mercanti avventurieri. Storie di viaggi e di commerci (2013), in cui sono descritte le epiche imprese dei mercanti del Medioevo che aprirono nuove vie ai commerci fra Oriente e Occidente. Tra i suoi lavori più recenti occorre citare Gerusalemme, La Mecca, Roma. Storie di pellegrinaggi e di pellegrini Il grande racconto del viaggio in Italia. Itinerari di ieri per viaggiatori, entrambi editi nel 2014, la curatela del volume collettaneo La Mecca rivelata. Avventure di esploratori europei nelle città sacre dell'Islam (2015), Il grande racconto dei viaggi d'esplorazione, di conquista e d'avventura (2015) e Il grande racconto delle città italiane(2016).


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Sezione autore straniero
 intitolata a
Marc Augé 
Perché viviamo?”, Meltemi

Perché viviamo? Ha senso porsi questa domanda oggi, in una società che ha celebrato la fine di tutte le ideologie, tranne quella del consumo, e che vive del presente, dell’immediato, ponendosi solo fini a breve termine (come la redditività o la competitività)? Nell’epoca della globalizzazione siamo incapaci di rispondere a domande come: a cosa serve la conoscenza? E lo sviluppo economico? A cosa il Potere? Troppo spesso questo silenzio lascia spazio a risposte selvagge. Eppure, proprio il sentimento del vuoto e l’aspirazione a dare un senso alla vita sembrano oggi particolarmente di use nelle società occidentali. I processi di globalizzazione, o ffrendoci un’idea del tutto fuorviante dell’universale, sembrano aver eliminato i fini fingendo di realizzarli. Ma Augé pensa che non siamo mai stati così vicini al poterli percepire per quello che sono: incitazioni alla fraternità, al pensiero, al sapere. “La necessaria relazione con gli altri, l’impossibile coscienza di sé, la legittima aspirazione a conoscere il mondo: all’interno di questo triangolo si è giocata la storia degli uomini e si giocherà ancora domani a un ritmo accelerato e senza tregua”. Sono dunque, per Augé, proprio la società, l’individuo e la conoscenza le finalità della condizione umana.

Marc Augé è uno degli antropologi francesi più noti al pubblico internazionale. Directeur d’Études presso l’École des Hautes Études di Parigi, ha pubblicato alcuni dei maggiori successi della letteratura antropologica, tra cui: Il dio oggetto (1988), Un etnologo nel metro (1992), Nonluoghi. Introduzione a un’antropologia della surmodernità (1996), Storie del presente. Per un’antropologia dei mondi contemporanei (1997), L’antropologo e il mondo globale (2013); Un etnologo al bistrot (2015).
Marc Augé 


Marc Augé (Poitiers, 2 settembre 1935) è un etnologo e antropologo francese. È noto per aver introdotto il neologismo nonluogo, utilizzato per indicare tutti quegli spazi che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionali e storici.Le sue numerose ricerche etnografiche in Africa, soprattutto in Costa d'Avorio e Togo hanno prodotto la pubblicazione dei suoi primi tre saggi (vedi Pubblicazioni principali). In questi primi lavori, per descrivere l'oggetto della sua ricerca, Augé ha coniato il termine idéo-logique che può essere inteso come quella logica interna alla rappresentazione che una società fa di se stessa.
Dopo la metà degli anni ottanta, ha diversificato i suoi campi di osservazione, effettuando numerosi soggiorni in America latina. In particolare, osservando la realtà del mondo contemporaneo nel contesto più immediato (vale a dire Parigi, la Francia, l'Italia, la Spagna), ha applicato metodi innovativi di indagine, usando vedute teoriche e metodi da lui già sviluppati lavorando in Africa.
Attraverso la teorizzazione di una antropologia della Surmodernità ha focalizzato alcuni aspetti prioritari della società contemporanea metropolitana, quali il paradossale incremento della solitudine nonostante l'evoluzione dei mezzi di comunicazione; lo strano percorso relazionale dell'"io" e dell'"altro" immersi in un contesto europeo di fine millennio; il nonluogo, ovverosia quello spazio utilizzato per usi molteplici, anonimo e stereotipato, privo di storicità e frequentato da gruppi di persone freneticamente in transito, che non si relazionano, situazione riscontrabile negli aeroporti, negli alberghi, sulle autostrade, nei grandi magazzini; infine l'oblio e l'aberrazione della memoria.
Augé ha eseguito un attento lavoro di raffronto fra l'impressione che questi "nonluoghi" suscitano nella gente comune e quella prodotta da alcuni grandi scrittori della letteratura francese. Il risultato di questa analisi è stato un apparente insuperabile gap fra il linguaggio e l'esperienza. 
Pubblicazioni principali
Le Rivage alladian, 1969
Théorie des pouvoirs et idéologie, 1975
Pouvoirs de vie, pouvoirs de mort, 1977; trad. Poteri di vita, poteri di morte: introduzione a un'antropologia della repressione, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2003 ISBN 88-7078-852-0
Symbole, fonction, histoire, 1979; trad. Francesco Maiello e Pierre Baudry, Simbolo, funzione, storia: gli interrogativi dell'antropologia, Napoli, Liguori, 1982 ISBN 88-207-1114-1
Génie du paganisme, 1982; trad. Ugo Fabietti, Genio del Paganesimo, Torino, Bollati Boringhieri, 1982 ISBN 88-339-1319-8 ISBN 88-339-1376-7 ISBN 978-88-339-1898-3
Le sense du mal (con Claudine Herzlich), 1984; trad. Annick Wouters e Lietta Ferri, ed. it. a cura di Francesco Maiello, Il senso del male: antropologia, storia e sociologia della malattia, Milano, Il saggiatore, 1986
La traversée du Luxembourg, 1985; trad. Francesco Lomax, I giardini del Lussemburgo, Roma, Ei, 2000 ISBN 88-88060-03-0
Un ethnologue dans le métro, 1986; trad. Francesco Lomax, Un etnologo nel metrò, Milano, Elèuthera, 2005 ISBN 88-85861-53-9
Non-Lieux. Introduction à une anthropologie de la surmodernité, 1992; trad. Dominique Rolland, Nonluoghi. Introduzione a una antropologia della surmodernità, Milano, Elèuthera, 1996 ISBN 88-85861-54-7 ISBN 88-89490-02-0
Paris retraversé (con Jean Mounicq), 1990;
Domaines et châteaux, 1992; trad. Ville e tenute: etnologia della casa di campagna, Milano: Eleuthera, 1994 ISBN 88-85861-50-4
Le sens des autres. Actualité de l'anthropologie, 1994; trad. Adriana Soldati, Il senso degli altri. Attualità dell'antropologia, Milano, Anabasi, 1994 ISBN 88-417-7031-7; Torino, Bollati Boringhieri, 2000 ISBN 88-339-1257-4
Pour une anthropologie des mondes contemporains, 1994; trad. Silvia Montiglio, Storie del presente, Milano, Il saggiatore, 1997 ISBN 88-428-0463-0
Paris ouvert (con Jean Mounicq), 1995
Paris, années trente, 1996
La guerre des rêves, 1997; trad. Adriana Soldati, La guerra dei sogni: esercizi di etno-fiction, Milano, Eleuthèra, 1998 e 2005 ISBN 88-85861-89-X
L'impossible voyage: le tourisme et ses images, 1997; trad. Alfredo Salsano, Disneyland e altri nonluoghi, Torino, Bollati Boringhieri, 1999 ISBN 88-339-1141-1 ISBN 978-88-339-1141-0
Dialogo di fine millennio: tra antropologia e modernità (con Antonio Torrenzano), Torino, L'Harmattan Italia, 1997 ISBN 88-86664-43-5
Fictions fin de siècle, 2000; trad. Finzioni di fine secolo. Che cosa succede, Torino, Bollati Boringhieri, 2000 ISBN 88-339-1319-8
Les formes de l'oubli, 2001; trad. Roberto Salvadori, Le forme dell'oblio, Milano, Il saggiatore, 2000 ISBN 88-428-0795-8
Journal de guerre, 2002; trad. Matteo Schianchi, Diario di guerra, Torino, Bollati Boringhieri, 2003 ISBN 88-339-1411-9
Le dieu object, 2002; trad. Nicola Gasbarro, Il dio oggetto, Roma, Meltemi, 2002 ISBN 88-8353-154-X
Le temps en ruines, 2003; trad. Aldo Serafini, Rovine e macerie. Il senso del tempo, Torino, Bollati Boringhieri, 2003 ISBN 88-339-1516-6
Pour quoi vivons-nous?, 2003; trad. Luisa Capelli e Antonio Perri, Perché viviamo?, Roma, Meltemi, 2003 ISBN 88-8353-288-0
L'antropologie (con Jean-Paul Colleyn), 2004; trad. Guido Lagomarsino, L'antropologia del mondo contemporaneo, Milano, Elèuthera, 2005 ISBN 978-88-89490-11-2
La mère d'Arthur: roman, 2005; trad. Fernanda Littardi, La madre di Arthur, Torino, Bollati Boringhieri, 2005 ISBN 88-339-1619-7
Le métier d'anthropologue, 2006; trad. Vera Verdiani, a cura di Marco Aime, Il mestiere dell'antropologo, Torino, Bollati Boringhieri, 2007 ISBN 978-88-339-1758-0
Tra i confini: città, luoghi, integrazioni, Milano, Bruno Mondadori, 2007 ISBN 978-88-6159-013-7
Casablanca, 2007; trad. Valentina Parlato, Casablanca, Torino, Bollati Boringhieri, 2008 ISBN 978-88-339-1913-3
Eloge de la bicyclette, 2008; trad. Il bello della bicicletta, Torino, Bollati Boringhieri, 2009 ISBN 978-88-339-1992-8
Le métro revisité, 2008; trad. Laura Odello, Il metrò rivisitato, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2009 ISBN 978-88-6030-238-0
Ou est passé l'avenir?, 2008; trad. Guido Lagomarsino, Che fine ha fatto il futuro?: dai nonluoghi al nontempo, Milano, Eleuthèra, 2009 ISBN 978-88-89490-73-0
Pour une anthropologie de la mobilité, 2009; trad. Guendalina Carbonelli, Per un'antropologia della mobilità, Milano, Jaca Book, 2010 ISBN 978-88-16-40930-9
Journal d'un SDF: ethnofiction, 2011; trad. Maria Gregorio, Diario di un senza fissa dimora, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2011 ISBN 978-88-6030-425-4
Futuro, trad. Chiara Tartarini, Torino, Bollati Boringhieri, 2012 ISBN 978-88-339-2263-8
L'Anthropologue et le monde global, Paris, Armand Colin, 2013; trad. L'antropologo e il mondo globale, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2013, ISBN 978-88-6030-677-7
Une ethnologie de soi : Le temps sans âge, Paris, Le Seuil, 2014; trad. Il tempo senza età: la vecchiaia non esiste, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2014 ISBN 978-88-6030-693-7
Éloge du bistrot parisien, Paris, Payot & Rivages, 2015; trad. Un etnologo al Bistrot, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2015 ISBN 2-228-91308-1

Un altro mondo è possibile, Torino, Codice edizioni, 2017 ISBN 978-88-7578-670-0

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I finalisti della sezione tematiche giovanili “Micol Cavicchia”, 

Diego Fusaro, Pensare altrimenti (Einaudi)





 Paolo Mazzarello, L’elefante di Napoleone (Bompiani)




 Laura Pigozzi, Mio figlio mi adora (Nottetempo)



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