Libri premiati 2011

Sezione riservata ad autori italiani
Eugenio Borgna
La solitudine dell'anima, Ed. Feltrinelli

La solitudine interiore, la solitudine creatrice, e la solitudine dolorosa, la solitudine-isolamento, sono i due aspetti tematici in cui si manifesta nella nostra vita l’esperienza radicale della solitudine. Questo libro si confronta con i modi in cui l’una e l’altra forma di solitudine si intrecciano, e si separano, nella vita di ogni giorno, nelle esperienze del dolore e della paura, della felicità perduta e della vita mistica; ma anche nelle aree delle esperienze poetiche, della sofferenza psichica, della malattia e del mistero del vivere, e del morire.

Eugenio Borgna

Eugenio Borgna (Borgomanero, 22 luglio 1930) è uno psichiatra italiano.
È stato libero docente alla "Clinica delle malattie nervose e mentali" dell'Università degli Studi di Milano ed è primario emerito di psichiatria dell'Ospedale Maggiore di Novara. È autore di numerosi saggi, nei quali alterna una produzione più specialistica a libri maggiormente divulgativi.
In qualità di esponente della psichiatria fenomenologica, contesta l'interpretazione naturalistica delle patologie mentali che ricerca le cause della psicosi nel malfunzionamento dei centri cerebrali e la sua cura attraverso interventi biologici quali farmaci e terapia elettroconvulsivante.
Opere
Le ragioni dell'adolescenza. Il disagio giovanile tra neuropsichiatria infantile e psichiatria, con Antonio Andreoli e Giovanna Giaconia, 1995, Guerini e Associati.
I conflitti del conoscere. Struttura del sapere ed esperienza della follia. 1998, Feltrinelli.
Le figure dell'ansia. 1998, Feltrinelli.
Noi siamo un colloquio. Gli orizzonti della conoscenza e della cura in psichiatria. 2000, Feltrinelli.
L'arcipelago delle emozioni. 2002, Feltrinelli.
Come se finisse il mondo. Il senso dell'esperienza schizofrenica, 1995, Feltrinelli.
Il silenzio del corpo, in: AaVv, Arcipelago malinconia, 2001, Donzelli.
Malinconia. 2002, Feltrinelli.
Le intermittenze del cuore. 2003, Feltrinelli.
Il volto senza fine. 2004, Le Lettere.
L'attesa e la speranza. 2005, Feltrinelli. (Premio Bagutta)
Le figure dell'ansia. 2005, Feltrinelli.
Il suicidio. Amore tragico, tragedia d'amore, con Mauro Manica e Adriana Pagnoni, 2006, Edizioni Borla.
Come in uno specchio oscuramente. 2007, Feltrinelli
Nei luoghi perduti nella follia. 2008, Feltrinelli
Che cos'è la follia?, con CD Audio, Luca Sossella editore, 2008
Le emozioni ferite, Feltrinelli, 2009
La solitudine dell'anima, Feltrinelli, 2011
Elogio della depressione, Einaudi, 2011 con Aldo Bonomi
Di armonia risuona e di follia, Feltrinelli, 2012
La dignità ferita, 2013
La camaleontica identità dell'essere psichiatra, Il Vaso di Pandora, Dialoghi in psichiatria e scienze umane, Eugenio Borgna, Vol. V, No 4, 1997
L'orizzonte antropologico delle esperienze di sradicamento, Eugenio Borgna, Il Vaso di Pandora, Dialoghi in psichiatria e scienze umane, Vol. VI, n°3, 1998
Le figure dell'ansia di Eugenio Borgna, Carmelo Conforto, Il Vaso di Pandora, Dialoghi in psichiatria e scienze umane, Vol. VI, n°3, 1998
La fragilità che è in noi, Einaudi, 2014
Parlarsi, Einaudi , 2015
L'indicibile tenerezza. In cammino con Simone Weil, Feltrinelli, 2016
Responsabilità e speranza, Einaudi, 2016

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Sezione riservata ad autori stranieri
Edgar Morin
Oltre l'abisso, Ed. Armando
Stiamo andando verso una catastrofe simile a quella che ha provocato la scomparsa della vita alla fine dell’era primaria? Alcune specie rare sono sopravvissute e nuove specie sono apparse. L’umanità riuscirà ad evitare il disastro o anch’essa ne rimarrà vittima? Ci troviamo già di fronte al caos. Il caos può essere distruttivo, può essere generativo, ma potrebbe anche essere l’ultima occasione dentro l’ultimo rischio. La crisi che cresce e si amplifica ci condurrà al disastro o al superamento? Queste le tematiche trattate dal filosofo francese in questo suo breve saggio, in cui si che cerca di capire quale sarà il futuro della nostra società e quale la sua salvezza da questa crisi planetaria.

Edgar Morin
Edgar Nahoum detto Edgar Morin (Parigi, 8 luglio 1921) è un filosofo e sociologo francese.
È noto per l'approccio transdisciplinare con il quale ha trattato un'ampia gamma di argomenti, fra cui l’epistemologia.
Morin nasce in una famiglia ebrea sefardita, originaria di Livorno. Suo padre era un commerciante ebreo di Salonicco ma si dichiarava laico e di origine "neo marrana"; figlio unico, resta orfano di madre a 10 anni. Da ragazzo, Morin amava la lettura, il cinema, l'aviazione e il ciclismo. Comincia i suoi studi filosofici con una trattazione dei vari tipi di illustrazione del XVII secolo. Si lega al socialismo ai tempi del Fronte Popolare francese e della Guerra civile spagnola. Nel 1940, quando i tedeschi invadono la Francia, Morin fugge a Tolosa dove si dedica ad aiutare gli esuli e ad approfondire il marxismo. Nel 1942, poco prima di entrare nella Resistenza, nella quale sarà tenente delle forze combattenti, ottiene una licenza in diritto. Nella resistenza conosce François Mitterrand e adotta il nome di battaglia Morin, che preferirà rispetto al cognome vero. Nel 1941 aderisce al Partito Comunista Francese. Prende parte alla liberazione di Parigi nell'agosto del 1944 e l'anno seguente sposa Violette Chapellaubeau. I due si trasferiscono a Landau dove Morin è prima addetto allo Stato Maggiore della Prima Armata francese in Germania (1944), poi Capo dell'Ufficio Propaganda del governo militare Francese (1945). Alla Liberazione scrive L'an zéro de l'Allemagne sulla situazione del popolo tedesco, libro che richiama l'attenzione di Maurice Thorez, allora segretario generale del Partito Comunista Francese e Ministro della Funzione Pubblica, che lo invita a scrivere nella rivista Lettres Françaises.
Nel 1946 torna a Parigi e abbandona la carriera militare, proseguendo le attività nel partito comunista. Per le sue posizioni anti staliniste il rapporto col partito nel 1949 comincia a deteriorarsi, fino alla sua espulsione nel 1951, seguita alla pubblicazione di un articolo su Le Nouvel Observateur (all'epoca noto come France-observateur). Nel 1950 entra al Centre National de Recherche Scientifique (CNRS, Centro Nazionale della Ricerca Scientifica) nel campo dell'antropologia sociale, su consiglio e con l'appoggio di Georges Friedmann, Maurice Merleau-Ponty, Vladimir Jankélévitch e di Pierre Georges. Nel 1955 anima un comitato contro la Guerra d'Algeria.Edgar Morin ha dedicato gran parte della sua opera ai problemi di una "riforma del pensiero", affrontando le questioni alla base delle sue riflessioni sull'umanità e sul mondo: la necessità di una nuova conoscenza che superi la separazione dei saperi presente nella nostra epoca e che sia capace di educare gli educatori a un pensiero della complessità.
In Morin è anzitutto fondamentale la distinzione tra civiltà e cultura. La cultura è l'insieme delle credenze e dei valori caratteristici di una determinata comunità. La civiltà è invece il processo attraverso il quale si trasmettono da una comunità all'altra: le tecniche, i saperi, le scienze.
Morin sostiene che "la cultura, ormai, non solo è frammentata in parti staccate, ma anche spezzata in due blocchi": da una parte la cultura umanistica "che affronta la riflessione sui fondamentali problemi umani, stimola la riflessione sul sapere e favorisce l'integrazione personale delle conoscenze", dall'altra, la cultura scientifica che "separa i campi della conoscenza, suscita straordinarie scoperte, geniali teorie, ma non una riflessione sul destino umano e sul divenire della scienza stessa". A ciò va aggiunta la sfida sociologica: "l'informazione è una materia prima che la conoscenza deve padroneggiare e integrare", una conoscenza "costantemente rivisitata e riveduta dal pensiero", il quale a sua volta "è oggi più che mai il capitale più prezioso per l'individuo e la società". L'indebolimento di una percezione globale conduce all'indebolimento del senso della responsabilità, poiché ciascuno tende a essere responsabile solo del proprio compito specializzato, così come all'indebolimento della solidarietà, poiché ciascuno percepisce solo il legame con la propria città: "la conoscenza tecnica è riservata agli esperti" e "mentre l'esperto perde la capacità di concepire il globale e il fondamentale, il cittadino perde il diritto alla conoscenza".
Secondo Morin è necessario raccogliere queste sfide attraverso la riforma dell'insegnamento e la riforma del pensiero: "è la riforma di pensiero che consentirebbe il pieno impiego dell'intelligenza per rispondere a queste sfide e che permetterebbe il legame delle due culture disgiunte. Si tratta di una riforma non programmatica ma paradigmatica, poiché concerne la nostra attitudine a organizzare la conoscenza". Per spiegare questo concetto Morin richiama una frase di Michel de Montaigne: "È meglio una testa ben fatta che una testa ben piena". Egli perciò distingue tra "una testa nel quale il sapere è accumulato e non dispone di un principio di selezione e di organizzazione che gli dia senso" e una "testa ben fatta", che comporta "un'attitudine generale a porre e a trattare i problemi; principi organizzatori che permettano di collegare i saperi e di dare loro senso".
Secondo Morin, una "testa ben fatta", mettendo fine alla separazione tra le due culture, consentirebbe di rispondere alle formidabili sfide della globalità e della complessità nella vita quotidiana, sociale, politica, nazionale e mondiale.
Riguardo alla civiltà occidentale, che è oramai globalizzata, essa ha ormai più effetti negativi che positivi, ed è anch'essa dunque bisognosa di una riforma, e dunque di una politica della civiltà. Gli assi portanti di una tale politica dovrebbero essere l'umanizzazione delle città e la lotta alla desertificazione delle campagne. Una politica della civiltà deve ristabilire solidarietà e responsabilità, e mirare a una simbiosi tra le diverse civiltà planetarie, raccogliendo il meglio di ciò che ciascuna ha da offrire. Deve infine abbandonare il perseguimento del "di più" a favore del "meglio", abbandonare l'idea quantitativa di crescita generalizzata, per adottarne una qualitativa: la politica della civiltà deve stabilire dove deve esservi crescita, e dove decrescita.
Onorificenze in Italia
Il 1º dicembre 2008 è stato insignito della Laurea Honoris Causa in Scienze dell'Educazione dall'Università degli studi S. Orsola Benincasa di Napoli. Dopo la proclamazione Morin ha tenuto la sua lectio doctoralis su "I sette saperi per un'educazione al futuro". Il 17 novembre 2011 è stato insignito della Laurea Honoris Causa in Scienze pedagogiche, dall'Università degli studi di Macerata. Dopo la proclamazione Morin ha tenuto la sua lectio doctoralis su "Le sfide della conoscenza per un umanesimo planetario".
Nel 2012 è stato insignito del Premio Scanno per la sociologia.
Opere principali
1951, L'Homme et la mort
1956, Le Cinéma ou l'homme imaginaire
1962, L'Esprit du temps
1969, La Rumeur d'Orléans
1969, Introduction à une politique de l'homme
1970, Journal de Californie
1973, Le Paradigme perdu: la nature humaine
La Méthode (6 volumi)
1977, La Nature de la nature* 1980, La Vie de la vie
1986, La Connaissance de la connaissance
1991, Les Idées
2001, L'Humanité de l'humanité
2004, L'Éthique complexe
1981, Pour sortir du XXe siècle
1982, Science avec conscience
1983, De la nature de l'URSS
1984, Sociologie
1987, Penser l'Europe
1990, Introduction à la pensée complexe
1993, Terre-patrie* 1994, Mes démons
1994, La Complexité humaine
1997, Comprendre la complexité dans les organisations de soins
1999, L'Intelligence de la complexité
1999, Relier les connaissances
1999, La Tête bien faite
2000, Les Sept savoirs nécessaires à l'éducation du futur
2000, Dialogue sur la nature humaine
2001, Journal de Plozévet, Bretagne
2002, Dialogue sur la connaissance. Entretiens avec des lycéens
2002, Pour une politique de civilisation
2003, La Violence du monde
2003, Éduquer pour l'ère planétaire, la pensée complexe comme méthode d'apprentissage dans l'erreur et l'incertitude humaine
2003, Les Enfants du ciel: entre vide, lumière, matière
2004, Pour Entrer dans le XXIe siècle
2006, Le Monde moderne et la question juive
2007, Vers l'abîme
2007, Où va le monde?
2010, Pour et contre Marx
2011, La Voie: Pour l'avenir de l'humanité
2011, Mes philosophes
2012, La France est une et multiculturelle
2014, Enseigner à vivre. Manifeste pour changer l'éducation
Pubblicazioni in lingua italiana
Autocritica. Una domanda sul comunismo, Il Mulino, Bologna 1962; con presentazione di Mauro Ceruti, Moretti & Vitali, Bergamo 1991
Il cinema o dell'immaginario, Silva, Milano 1962; con prefazione di Francesco Casetti, Feltrinelli, Milano 1982; nuova ed. Il cinema o l'uomo immaginario. Saggio di antropologia sociologica, Raffaello Cortina Editore, 2016
I divi, Mondadori, Milano 1963; Garzanti, Milano 1977
L'industria culturale. Saggio sulla cultura di massa, Il Mulino, Bologna 1963; 1974; 1983
Indagine sulla metamorfosi di Plodemet, Il Saggiatore, Milano 1969
Il paradigma perduto: che cos'è la natura umana?, Bompiani, Milano 1974; Feltrinelli, Milano 1994
Medioevo moderno a Orléans, Eri, Torino 1979
L'uomo e la morte, Newton Compton, Roma 1980; Meltemi, Roma 2002
Il metodo: ordine disordine organizzazione (Il metodo I), Feltrinelli, Milano 1983
Il rosa e il nero, Spirali, Milano 1984
Scienza con coscienza, a cura di Pietro Quattrocchi, F. Angeli, Milano 1984; 1989
Sociologia della sociologia, Ed. Lavoro, Roma 1985
Sociologia del presente, prefazione di Giovanni Bechelloni, Ed. Lavoro, Roma 1987
La vita della vita (Il metodo II), Feltrinelli, Milano 1987
Pensare l'Europa (1987), Feltrinelli, Milano 1988; 1990
La conoscenza della conoscenza (Il metodo III), Feltrinelli, Milano 1989
La natura dell'URSS. Il complesso totalitario dell'ultimo impero, Armando, Roma 1989
Per uscire dal ventesimo secolo, Lubrina, Bergamo 1989
Diario di California, a cura di Gianpietro Cogi, Moretti & Vitali, Bergamo 1993
Le idee: habitat, vita, organizzazione usi e costumi (Il metodo IV), Feltrinelli, Milano 1993
Introduzione al pensiero complesso, Sperling & Kupfer, Milano 1993
Viaggio in Cina, 1992, a cura di Gianpietro Cogi, Moretti & Vitali, Bergamo 1993
Terra-Patria (in collaborazione con Anne Brigitte Kern), Raffaello Cortina Editore, Milano 1994
Diario di un libro durante la stesura di Per uscire dal ventesimo secolo, Moretti & Vitali, Bergamo 1995
Le star, con un saggio di Enrico Ghezzi, Olivares, Milano 1995
Vidal mio padre (con la collaborazione di Véronique Grappe-Nahoum e Haïm Vidal Sephiha), Sperling & Kupfer, Milano 1995
I fratricidi. Iugoslavia-Bosnia 1991-1995, a cura di Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti, Meltemi, Roma 1997
Il vivo del soggetto, Moretti & Vitali, Bergamo 1998
Amore, poesia, saggezza, Armando, Roma 1999
Educare gli educatori: una riforma del pensiero per la democrazia cognitiva, intervista di Antonella Martini, EdUp, Roma 1999; 2005
I miei demoni, Meltemi, Roma, 1999; 2004
Una politica di civiltà (con Sami Naïr), Asterios, Trieste 1999
Introduzione a una politica dell'uomo, Meltemi, Roma 2000
La testa ben fatta. Riforma dell'insegnamento e riforma del pensiero, Raffaello Cortina Editore, Milano 2000
I sette saperi necessari all'educazione del futuro, Raffaello Cortina Editore, Milano 2001
Il metodo:
I. La natura della natura, Raffaello Cortina Editore, Milano 2001 (su fisica e chimica)
V. L'identità umana, Raffaello Cortina Editore, Milano 2002 (sull'antropo-sociologia)
II. La vita della vita, Raffaello Cortina Editore, Milano 2004 (su biologia ed ecologia)
VI. Etica, Raffaello Cortina Editore, Milano 2005 (sull'etica)
III. La conoscenza della conoscenza, Raffaello Cortina Editore, Milano 2007 (sull'antropologia della conoscenza)
IV. Le idee: habitat, vita, organizzazione, usi e costumi, Raffaello Cortina Editore, Milano 2008 (sull'ecologia della conoscenza)
Lo spirito del tempo, introduzione di Alberto Abruzzese, Meltemi, Roma 2002; 2005; 2008
Dialogo: l'identità umana e la sfida della convivenza, a cura di Francesco Morace, Scheiwiller, Milano 2003
Alle origini del cosmo: dialogo intorno ai misteri dell'uomo e dell'universo (con Michel Cassé), Pisani, Napoli 2004
Educare per l'era planetaria, il pensiero complesso come metodo di apprendimento (con Émilio-Roger Ciurana e Raúl Domingo Motta), a cura di Bianca Spadolini, Armando, Roma 2005
La violenza del mondo. La situazione dopo l'11 settembre (con Jean Baudrillard), Ibis, Pavia-Como 2004
La latinità, a cura di Annamaria Anselmo e Giuseppe Gembillo, A. Siciliano, Messina 2004
Cultura e barbarie europee, Raffaello Cortina, Milano 2006
Lezioni messinesi, a cura di Annamaria Anselmo e Giuseppe Gembillo, A. Siciliano, Messina 2006
L'anno I dell'era ecologica. La terra dipende dall'uomo che dipende dalla terra, con un dialogo con Nicolas Hulot, Armando, Roma 2007
Io, Edgar Morin: una storia di vita (con Cristina Pasqualini), prefazione di Mauro Ceruti, F. Angeli, Milano 2007
Il mondo moderno e la questione ebraica, Raffaello Cortina Editore, Milano 2007
Il gioco della verità e dell'errore. Rigenerare la parola politica, a cura di Sergio Manghi, Ed. Erickson, Trento, 2009
Oltre l'abisso, Armando, Roma 2010
Pro e contro Marx. Ritrovarlo sotto le macerie dei marxismi, Traduzione di Riccardo Mazzeo, Ed. Erickson, Trento 2010
Come vivere in tempi di crisi? (con Patrick Viveret), BookTime, Milano 2011
La mia sinistra: rigenerare la speranza, presentazione di Nichi Vendola, traduzione di Riccardo Mazzeo, nota introduttiva di Sergio Manghi, postfazione di Mauro Ceruti, Ed. Erickson, Trento 2011
La sfida della complessità, a cura di Annamaria Anselmo e Giuseppe Gembillo, Le lettere, Firenze 2011
Il cammino della speranza (con Stéphane Hessel), Chiarelettere, Milano 2012
Dove va il mondo?, prefazione di François L'Yvonnet, Armando, Roma 2012
La via. Per l'avvenire dell'umanità, prefazione di Mauro Ceruti, Raffaello Cortina Editore, Milano 2012
La mia Parigi, i miei ricordi, Raffaello Cortina Editore, Milano 2013
I miei filosofi, a cura di Riccardo Mazzeo, presentazione di Sergio Manghi, Ed. Erickson, Trento 2013
Il mio cammino, intervista di Djénane Kareh Tager, Armando, Roma 2013
Il mio pensiero: Edgar Morin parla con gli studenti, a cura di Cristiano Casalini, Medusa, Milano 2013
La nostra Europa (con Mauro Ceruti), Raffaello Cortina Editore, Milano 2013
Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l'educazione, Raffaello Cortina Editore, Milano 2015
Edgar Morin e Tariq Ramadan, Il pericolo delle idee, traduzione e cura di Riccardo Mazzeo, Erickson, Trento, 2015
Etica e identità umana. Meet the media guru, Egea, 2015
7 lezioni sul pensiero globale, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2016
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Sezione riservata alle tematiche giovanili
Federico Roncoroni
Sillabario della memoria, Ed. Salani

Descrizione
Tra le parole che conosciamo, tutti ne abbiamo alcune che sentiamo più nostre di altre. Parole che non scorderemo mai: sono la nostra memoria, e al solo dirsele tra cuore e mente rievocano ricordi a cascata o scatenano sensazioni e sentimenti profondi. Sono suoni, odori, colori, sono immagini, foto. Da queste parole nascono le storie della nostra vita. Tra cultura, ironia, malizia e oltranza, un abbraccio di vero amore alla lingua italiana nella 'vita privata' delle parole di Federico Roncoroni, grande autore storico di libri scolastici, il linguista più 'adottato', letto e studiato d'Italia.
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Federico Roncoroni
Saggista e viaggiatore, ha pubblicato vari testi sulla lingua italiana e su autori dell'Ottocento e del Novecento. 
Una laurea in filologia classica, una quindicina di anni di insegnamento nei licei, poi una carriera da «professore a distanza» come autore di libri di testo.
Vive a lungo negli Stati Uniti, poi fa ritorno alla sua Como.
Un giorno, altrove, dopo l'esordio narrativo con i racconti del Sillabario della memoria, è il suo primo romanzo.

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Premio speciale 
Margherita Hack 
  per la sua attività scientifica 
e il suo contributo di idee allo sviluppo della scienza 



Menzione speciale
Domenico Vecchioni
Visssuti Evita Peron. Il cuore dell'Argentina, 
Ed. Anordest





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