2005


ALBO D'ORO 


Sezione Autori Italiani

Luciano Canfora, “La democrazia. Storia di un’ideologia”, Laterza.

Descrizione
Democrazia: un'idea straordinariamente duttile che ha plasmato il corso della storia europea, dalla Rivoluzione inglese a quella francese, dalla Prima guerra mondiale fino alla guerra fredda e al crollo del Muro. Ripercorrendo le ideologie che l'hanno nutrita e sostenuta, Canfora formula la sua tesi: il meccanismo elettorale è ben lungi dal rappresentare la democrazia. Oggi, nel mondo ricco, ha vinto la libertà, con tutte le sue immani conseguenze. La democrazia è rinviata ad altre epoche.

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Luciano Canfora

Luciano Canfora (Bari, 5 giugno 1942) è un filologo classico, storico e saggista italiano. È considerato un «profondo conoscitore della cultura classica», al cui studio egli applica «un approccio multidisciplinare»
Luciano Canfora è figlio di Fabrizio Canfora (storico della filosofia) e di Rosa Cifarelli (latinista e grecista), noti docenti del prestigioso Liceo Ginnasio Orazio Flacco di Bari, protagonisti della vita culturale e civile di Bari nel secondo dopoguerra, antifascisti. La madre era una delle sorelle dell'on. Michele Cifarelli, già membro del Partito d'Azione, deputato e senatore del Partito Repubblicano.
Dopo la laurea in Lettere classiche con tesi in Storia romana conseguita nel 1964, e la successiva specializzazione con il perfezionamento in Filologia classica alla Normale di Pisa, ha iniziato la carriera universitaria come assistente di storia antica, e successivamente di letteratura greca.
Attualmente è professore emerito di Filologia greca e latina presso l'Università di Bari e coordinatore scientifico della Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino.
È membro dei comitati direttivi di varie riviste, sia scientifiche sia di alta divulgazione, come ad esempio il Journal of Classical Tradition di Boston[1], la spagnola Historia y crítica, la rivista italiana di alta divulgazione geopolitica Limes (Gruppo L'Espresso). È membro della Fondazione Istituto Gramsci e del comitato scientifico dell'Enciclopedia Treccani. Dirige inoltre, sin dal 1975, la rivista Quaderni di Storia (ed. Dedalo, Bari). Dirige altresì la collana di testi La città antica presso l'editore Sellerio, nonché la collana Paradosis per le edizioni Dedalo e la collana Historos per la Sandro Teti Editore. È autore prolifico. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in USA, Francia, Inghilterra, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Brasile, Spagna, Repubblica Ceca. Le sue pubblicazioni trattano di filologia, storia e politica dall'età antica all'età contemporanea.
È elzevirista del Corriere della Sera, collabora con Il Calendario del Popolo, su cui ha una rubrica fissa dal titolo "Il fratello Babeuf".
Ha coordinato e diretto, assieme a Diego Lanza e a Giuseppe Cambiano, Lo spazio letterario della Grecia antica , 5 voll., Salerno editore, Roma 1992-1996. Si tratta di un'opera collettiva sui diversi caratteri della filologia greco-antica, della letteratura greca e della sua persistenza. A tale opera hanno contribuito i massimi esperti italiani di filologia e storia della letteratura greca.
Ha ricevuto nel 2011 per la sezione della "Critica militante" il Premio Feronia-Città di Fiano.
Polemiche
La pubblicazione della traduzione americana del suo La biblioteca scomparsa (come The Vanished Library) suscitò nel 1990 una diatriba sulle pagine della New York Review of Books: il classicista inglese sir Hugh Lloyd-Jones concentrò le sue critiche sull'apparente accoglimento, da parte di Canfora, della tesi, oggi screditata, secondo cui la celebre biblioteca di Alessandria in Egitto sarebbe stata distrutta dal califfo 'Omar ibn al-Khattāb in seguito alla presa della città, nel 641. Canfora chiarì che, a suo giudizio, la biblioteca era già andata distrutta durante la guerra che oppose Aureliano a Zenobia, regina di Palmira.
Un'altra polemica, alla fine del 2005, fu innescata sul libro La democrazia. Storia di un'ideologia. In esso, tra l'altro, Canfora sostiene che il discorso sulla democrazia ateniese che Tucidide attribuisce a Pericle, utilizzato come preambolo della bozza della Costituzione europea, è tutt'altro che un'apologia della democrazia stessa. Il volume era parte di una serie, coordinata da Jacques Le Goff, intitolata Fare l'Europa, pubblicata contemporaneamente dagli editori C. H. Beck Verlag di Monaco di Baviera, Blackwell di Oxford, Editorial Crítica di Barcellona, Laterza di Roma-Bari e da Éditions du Seuil di Parigi. Dopo che il libro era già apparso in Italia, in Spagna e in Francia, e quando la traduzione inglese era già pronta, la traduzione tedesca fu fermata prima che andasse in stampa, giacché l'editore Beck pose il veto alla pubblicazione. Lo storico Hans-Ulrich Wehler, infatti, insieme ad altri, non nominati, aveva redatto un elenco di presunti errori storici commessi nell'opera. In realtà, la polemica mediatica che seguì l'episodio mise in luce più profonde accuse, di negazionismo ideologico, mosse a Canfora, essenzialmente incentrate sul ruolo criminoso dell'Unione Sovietica nella storia europea del Novecento. Analoghe accuse riecheggiarono in Italia, ad esempio in un articolo di Sergio Luzzatto sul «Corriere della Sera» del 24 novembre 2005 e sul giudizio relativo al governo di Adenauer. Specificamente gli fu contestata la "riduzione dei crimini dello stalinismo", cosa che gli costò la pubblicazione in Germania ed accuse di doppiopesismo in un momento storico nel quale David Irving fu arrestato in Austria per negazione della Shoah. Canfora rintuzzò le accuse col libro L'occhio di Zeus, apparso in Italia per Laterza, in cui sostenne l'inconsistenza degli errori denunciati, dichiarando tra l'altro che molti dei presunti errori sarebbero nati da una cattiva traduzione in tedesco. La traduzione tedesca (rivista) uscì infine nel 2006 per l'editore Papyrossa. Nel marzo 2009 fu attaccato da Gianni Riotta che, dagli studi del suo telegiornale, accusò lo studioso di simpatie totalitarie. In una lettera al Corriere della Sera Canfora replicò respingendo le accuse e rimproverando Riotta di non aver letto i libri oggetto della polemica.
Canfora ha polemizzato con Salvatore Settis, il quale sostiene l'autenticità del cosiddetto Papiro di Artemidoro (esposto come autentico a Palazzo Bricherasio, in occasione dei XX Giochi olimpici invernali di Torino), che invece Canfora ritiene un falso, probabilmente ottocentesco, e presumibilmente realizzato dal falsario greco Costantino Simonidis, figuro noto agli specialisti e molto abile nella falsificazione di papiri.
Politica
È stato candidato per le elezioni europee del 1999 nella lista dei Comunisti Italiani nella circoscrizione dell'Italia Nord Occidentale, in quella Centrale e in quella Meridionale, senza risultare eletto.
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Sezione Autori Stranieri
Philippe Nemo, “Che cos’è l’Occidente”, Rubettino.

Il termine Occidente, da semplice coordinata geografica, ha finito col tempo per connotare un preciso sistema economico, sociale e religioso. È tuttavia lecito chiedersi se questa identificazione abbia davvero motivo di esistere, se cioè dietro tale nome vi sia una “entità” o se esso non finisca unicamente per significare l’insieme di tutto quello che non è Oriente. Il libro di Nemo offre precise risposte a queste domande formulando una rigorosa definizione di ciò che in realtà è l’Occidente. Il filosofo francese vede l’Occidente come il frutto di una evoluzione dello spirito strutturata in cinque momenti chiave: l’invenzione della città e della scienza da parte dei Greci, quella del diritto privato e dell’umanesimo da parte del mondo latino, la profezia etica ed escatologica della Bibbia, la rivoluzione papale dei secoli XI e XIII e infine l’insieme delle grandi rivoluzioni democratiche moderne. Questi cinque stadi evolutivi hanno prodotto un cambiamento senza precedenti nei rapporti della specie umana nel suo complesso con l’ambiente circostante. Da qui i tratti universali della civiltà occidentale che consentono di individuarne le specificità e le differenze che esistono rispetto ad altre civiltà, in particolare con quella orientale di fede islamica.

Philippe Nemo

Philippe Nemo (1949) è un filosofo francese.
È direttore del Centro di ricerche in Filosofia economica presso la prestigiosa ESCP Europe, dove insegna.
Opere tradotte in italiano:
Giobbe e l'eccesso del male. Con un contributo di Emmanuel Levinas (2009)
Etica e infinito. Dialoghi con Philippe Nemo con Emmanuel Levinas (2008)
Che cos'è l'Occidente (2005)
L'uomo strutturale (L'homme structurel), traduzione di Emilio Boccarini, Città Nuova Editrice, Roma 1979.
Philippe Nemo has been a professor at ESCP Europe Paris Campus since 1982. He is responsible for the course “Humanities and Social Sciences”.
In the 1970s, he was a member of the group called the “nouveaux philosophes” which became renowned in several countries for its radical criticism of the philosophical foundations of marxism.
In 1978, he published a book on the Book of Job (“Job and the Excess of Evil”), translated into English, Italian and Spanish. The book was commented by Emmanuel Levinas, with whom Nemo later wrote a book entitled “Ethics and Infinity”.
Professor Nemo’s main doctoral thesis was dedicated to the Austrian classical liberal philosopher Friedrich August Hayek ( “La Société de droit selon F. A. Hayek” [“The Law Society according to Friedrich August Hayek”]). In the following years, Nemo wrote many other studies on Hayek, becoming the principal French specialist of this thinker. Later Professor Nemo wrote two lengthy treatises, “Histoire des idées politiques dans l’Antiquité et au Moyen Âge” [History of Political Ideas in Antiquity and the Middle Ages]&nbsp - (1988) and “Histoire des idées politiques aux Temps modernes et contemporains” [History of Political Ideas in Modern and Contemporary Times] (2002).
Professor Nemo then published “What is the West ?”, where he deals with the main historical and philosophical features of what we call&nbsp - the “West”, in order to facilitate and nurture a dialogue among civilizations. This book has been translated into English, German, Italian, Spanish, Portugese, Bresilian, Polish (soon Greek). In 2006, as a result of a joint series of seminars of the CREPHE of ESCP Europe and the CREA of Ecole Polytechnique, he edited with Jean Petitot “Histoire du libéralisme en Europe” [History of Classical Liberalism in Europe].
Philippe Nemo has also dedicated considerable work to educational issues publishing two books and a number of academic and newspaper articles on these topics.
His current research interests are focused on Chinese and Japanese civilizations. In 2006, he was visiting Professor at Keio University, Tokyo.
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Sezione Tematiche Giovanili “Micol Cavicchia”

Monica Maggioni, “Dentro la guerra”, 
Longanesi & C.
Descrizione
Monica Maggioni ha condotto diversi telegiornali e programmi RAI (TV7, Unomattina) e ha realizzato molti reportage dall'estero. Nel 2003 segue dagli Usa le diverse fasi di preparazione della guerra in Iraq e subito dopo parte per il conflitto al seguito delle truppe americane. Dopo la dichiarazione della fine ufficiale dei combattimenti rimane in Iraq a documentare le difficili fasi della guerra. In questo libro la giornalista guida il lettore in un viaggio verso l'Iraq dei soldati americani, soldati che vivono un universo parallelo fatto di linguaggi, abitudini, codici sconosciuti, soldati che non sono Rambo né raffinati professionisti della guerra.
Monica Maggioni

Monica Maggioni (Milano, 20 maggio 1964) è una giornalista italiana. Iscritta all'Ordine Professionale dei Giornalisti dal 27 febbraio 1995, ha lavorato per molti anni al Tg1. Dal 10 gennaio 2013 ha diretto Rainews24 e Televideo (ad interim) fino al 14 giugno 2013 per poi continuare a dirigere la redazione unificata nata dalla fusione delle due testate ed assumere successivamente, dal 1º dicembre dello stesso anno fino all'8 agosto 2015, la responsabilità della struttura Rai News, controllante, oltre a RaiNews24 e Televideo, anche il portale online Rainews.it. È inoltre membro del gruppo non governativo della Commissione Trilaterale.
Dal 5 agosto 2015 è presidente della Rai succedendo a Anna Maria Tarantola.
Dal 2015 è vicepresidente dell'Unione Europea di Radiodiffusione, rieletta poi nel 2016.Si è laureata in Lingue e letterature straniere moderne presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi in letteratura francese. Dal 1989 al 1990 collabora con il quotidiano Il Giorno. Vince il concorso per entrare al primo Master di giornalismo radiotelevisivo organizzato dalla neonata SGRT di Perugia. La sua carriera televisiva inizia nel 1994 quando viene assunta da Euronews, canale televisivo satellitare all-news paneuropeo con sede a Lione.
Nel 1996 è assunta in Rai e inizia con una collaborazione al rotocalco di Rai 1 Tv7. Nel 1997 passa al Tg1 per la redazione cronaca e poi alla redazione esteri. Nel 1998 conduce la serie estiva di Unomattina su Rai 1. Nel 1999 conduce il Tg1 del mattino e viene inviata all'estero per realizzare alcuni reportage: in Sudafrica per servizi e reportage sulle elezioni del dopo-Mandela e, l'anno dopo, in Mozambico per documentare la terribile alluvione che ha devastato il paese.
Nel 2000 ritorna a condurre la serie estiva di Unomattina. Viene quindi inviata in Israele per documentare le fasi drammatiche della seconda intifada, e poi negli Stati Uniti per seguire le elezioni presidenziali che videro la vittoria del candidato Repubblicano George W. Bush. Nel 2001, dopo l'11 settembre, viene inviata prima in Medio Oriente e poi negli Stati Uniti per seguire le diverse fasi di preparazione della guerra.
Nel 2003, fra i giornalisti italiani presenti in Iraq durante la seconda Guerra del Golfo, è l'unica giornalista "embedded", cioè ammessa tra le fila dei militari americani per raccontare la guerra dal loro punto di vista. La vicenda viene raccontata nel libro "Dentro la guerra - Il conflitto iracheno raccontato da una reporter al seguito dei militari americani". Dal maggio del 2003 al gennaio del 2005 copre la guerra irachena da Baghdad per il Tg1. A più riprese torna in Iraq a seguire gli sviluppi del conflitto. Dal 26 febbraio 2007 è uno dei nuovi volti femminili fra i conduttori del Tg1 delle ore 20. Nel 2008 è inviata del Tg1 in America Settentrionale, anche per seguire le elezioni presidenziali degli Stati Uniti che portano all'elezione di Barack Obama.
Nel 2009 è capo redattore della redazione Esteri del Tg1 e conduce gli Speciali del TG1. Dal 2010 è capo della Redazione Speciali del TG1. Insegna Teoria e tecnica del linguaggio televisivo presso l'Università Cattolica di Milano. È componente della Fondazione Italia USA. Dall'ottobre 2009 conduce Speciale TG1, in onda la domenica in seconda serata. Il 28 novembre 2012 ha moderato in prima serata su Rai 1 il faccia a faccia tra i due candidati al secondo turno delle primarie del centrosinistra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi.
Il 9 gennaio 2013, Prima Comunicazione anticipa la sua candidatura (ad opera del dg Rai Luigi Gubitosi) alla carica di direttore di Rainews24. Viene nominata direttore del canale all news dal CdA dell'azienda. In coincidenza con l'inizio della sua direzione, il canale riassume la denominazione di RaiNews24 (per un breve periodo aveva assunto il nome "Rai News"). Dal 31 gennaio 2013 dirige anche il Televideo, che dal 14 giugno dello stesso anno viene incorporato in un'unica struttura con RaiNews24. Nel settembre 2013 intervista in esclusiva il presidente siriano Bashar al Assad sulla crisi siriana e sulla posizione del governo di Damasco nei confronti delle indicazioni del Consiglio di sicurezza Onu sulla distruzione delle e armi chimiche. Da fine 2013 le viene affidata la direzione del portale online d'informazione Rainews.it, unitamente a tutta la neocostituita struttura Rai News.
Sotto la direzione Maggioni il canale all news si trasforma profondamente, dando sempre più spazio alla stretta attualità, sopprimendo varie rubriche anche attive da lunga data e avviandone altre. La sua direzione coincide con un notevole aumento delle risorse economiche e dei mezzi tecnici e umani a disposizione della rete.
Nel 2013 il canale mostra un leggero aumento dell'ascolto medio rispetto al 2012, con una conferma della leadership in Italia tra le all news. Il sito internet, nonostante la nuova mission editoriale, totalizza scarsi accessi rispetto ad altre testate d'informazione online.
Il 15 maggio 2014 modera in diretta televisiva europea il confronto prodotto dall'UER tra i cinque candidati alla presidenza della Commissione europea nell'ambito delle elezioni europee 2014.
Nel 2014 risulta ammessa tra i partecipanti alla consueta riunione annuale del Gruppo Bilderberg, tenutosi a Copenaghen dal 29 maggio al 1º giugno 2014. Tale partecipazione suscitò polemiche, soprattutto da parte del Movimento 5 Stelle; il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico (esponente del partito fondato da Beppe Grillo) presentò un'interrogazione alla Rai, chiedendo chiarimenti al riguardo e domandando se l'iniziativa non fosse da considerare "inopportuna" e "suscettibile di condizionare l'esercizio libero, critico ed autonomo dell'attività giornalistica". La radiotelevisione pubblica replicò precisando che la partecipazione era avvenuta a titolo personale, definendola al contempo come legittima, nonché fonte di prestigio per l'azienda stessa.
Al 2015 è membro della Commissione Trilaterale.
 Nel 2015 le è stato conferito presso la Camera dei Deputati il Premio America della Fondazione Italia USA.
A fine 2015 è stata eletta (prendendo il posto di Anna Maria Tarantola) nuovo membro e vicepresidente dell'EBU (European Broadcasting Union). La conferma durante la 75esima assemblea dell'ente, riunitosi a Ginevra il 4 dicembre 2015.

Presidente della Rai
Il 5 agosto 2015 è stata indicata presidente dall'assemblea degli azionisti della Rai con approvazione all'unanimità dallo stesso Cda. Il parere positivo decisivo è stato dato dalla Commissione di Vigilanza Rai, con 29 voti favorevoli, 5 schede bianche e 4 contrari. La sua nomina ha registrato un ampio consenso tra le forze politiche, risultando particolarmente gradita al Partito Democratico e a Forza Italia.
Come presidente Rai e vicepresidente di EBU continua a prestare attenzione al tema dell’informazione. Il 31 gennaio 2017 annuncia che il Servizio Pubblico italiano, insieme ad altre emittenti europee, sta pensando a un’iniziativa di fact checking contro le notizie false.

Riconoscimenti
2003 - Premio "Magna Grecia Awards - Menzione Speciale Maria Grazia Cutuli"
2004 - Premio Luigi Barzini all'inviato speciale
2005 - Premio Comune di Parma (premio giornalistico femminile Con gli occhi di una donna)
2005 - Premio letterario nazionale Rapallo Carige: riconoscimento straordinario per il libro Dentro la guerra
2005 - Premio Sirmione Catullo: premio per il giornalismo
2006 - Premio Teodolinda e Sperada, per l'impegno nel mondo dell'informazione televisiva
2007 - Premio San Francesco di Sales-Penna d'oro assegnato al Casinò di Sanremo dall'Ordine degli Aggregati della Visitazione, per un giornalismo sempre attento al servizio e alla comunicazione sociale senza dimenticare nella ricerca della verità la centralità dell'uomo
2007 - Premio Giornalistico Internazionale S. Margherita Ligure per la Cultura
2008 - Premio Internazionale di giornalismo "Maria Grazia Cutuli"
2012 - Premio Biagio Agnes per i reportage giornalistici nei teatri di guerra




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Finalisti Sezione Tematiche Giovanili
 “Micol Cavicchia”


Piero Ferrucci, “La forza della gentilezza”, Mondadori.

Francesca Paci, “L’Islam sotto casa”, Marsilio.

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La Giuria ha inoltre attribuito un riconoscimento a Francesco Marroni, come autore abruzzese particolarmente distintosi per la sua attività di saggista e studioso, per il volume “Miti e Mondi vittoriani”, Carocci.

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