2004



ALBO D'ORO 

Sezione Autori Italiani
Salvatore Settis, “Futuro del classico”, Einaudi
Come mai l'eroina di un famoso manga giapponese si chiama Nausicaa? Perché, dopo l'11 settembre 2001, il mullah Omar paragonava l'America a Polifemo, «un gigante accecato da un nemico a cui non sa dare un nome», da un Nessuno? Dobbiamo davvero sbalordirci di queste citazioni - ritenendo Omero piú 'nostro' che dei giapponesi o dei musulmani - o non dovremmo piuttosto riflettere su quanto siano intense ed efficaci citazioni che vengono da cosí lontano? Salvatore Settis ripercorre all'indietro quei sentieri della storia dell'arte che dai grattacieli postmoderni americani corrono fino ai Greci e ai Romani, per mostrare come è mutata nei secoli l'idea di 'classico', in un serrato confronto fra Antichi e 'moderni' sempre giocato in funzione del presente: uno scontro fra opposte interpretazioni, non solo del passato, ma del futuro. Nessuna civiltà può pensare se stessa se non dispone di altre società che servano da termine di comparazione: un altrove nel tempo (Greci e Romani) cosí come un altrove nello spazio (le civiltà extraeuropee). Quanto piú sapremo guardare al 'classico' non come una morta eredità che ci appartiene senza nostro merito, ma come qualcosa di sorprendente da riconquistare ogni giorno, come un potente stimolo a intendere il 'diverso', tanto piú sapremo formare le nuove generazioni per il futuro.

Salvatore Settis
Salvatore Settis (Rosarno, 11 giugno 1941) è un archeologo e storico dell'arte italiano. Dal 1999 al 2010 è stato direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Laureatosi in Archeologia classica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1963, ottiene nel 1965 il diploma di perfezionamento. All'Università di Pisa è stato prima assistente (1968-1969), poi professore incaricato (1969-1976), quindi professore ordinario (1976-1985) di Archeologia greca e romana. Tra il 1977 e il 1981 è stato direttore dell'Istituto di Archeologia e preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dello stesso ateneo. Insegna Archeologia classica presso la Normale di Pisa dal 1985.
Ha inoltre diretto il Getty Center for the History of Art and the Humanities di Los Angeles dal 1994 al 1999. È stato eletto direttore della Normale dal 1999 al 2010. Nel 2007 la sua rielezione venne vivamente contestata da un gruppo di oppositori interni, fino all'esplosione dell'affaire del "corvo" della Normale.
È inoltre membro del Deutsches Archäologisches Institut, della American Academy of Arts and Sciences, dell'Accademia Nazionale dei Lincei, dell'Accademia delle Arti del Disegno e del Comitato scientifico dell'European Research Council. Dal 2010 è Presidente Onorario dell'Associazione Culturale Silvia Dell'Orso. L'8 gennaio 2000 il Sindaco di Rosarno Giuseppe Lavorato gli conferisce il “Premio Rosarno Medma”. Il suo libro Italia S.p.a.. L'assalto al patrimonio culturale nel 2003 ha vinto il premio Viareggio nella categoria Saggistica. Dal 2004 è membro del Comitato dei garanti della Scuola Galileiana di Studi Superiori dell'Università di Padova. Il 20 novembre 2007 l'Università di Padova gli conferisce la laurea honoris causa in Giurisprudenza. Il 29 ottobre 2008 l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" gli conferisce, alla presenza del Presidente emerito della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, la seconda laurea honoris causa in Giurisprudenza. Il 14 gennaio 2014 il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Maria Chiara Carrozza gli ha conferito a Reggio Calabria, nel corso di una cerimonia svoltasi nell'Università "Mediterranea" la laurea honoris causa magistrale in Architettura.
Nel 2008 si pronuncia in modo esplicito contro la politica di tagli indiscriminati all'Università promossa dal governo Berlusconi sulle pagine dei quotidiani La Repubblica e Il Sole 24 ore, fatto che lo porta, nel febbraio 2009, a dare le dimissioni dalla presidenza del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, dovute soprattutto al desiderio espresso dal Ministro dei beni e delle attività culturali Sandro Bondi che egli non criticasse la linea del governo. Attualmente ha, a Madrid, la Cátedra del Prado. Il 27 marzo 2009 viene nominato Socio Onorario della Società Geografica Italiana.
Dal 2011 è in pensione. È tuttora presidente del Consiglio Scientifico del Louvre.
Nel 2012 con il libro Paesaggio costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile vince il prestigioso premio letterario Gambrinus "Giuseppe Mazzotti" per la sezione “Ecologia e paesaggio”.
Nel 2013 affronta nuovamente il problema del paesaggio in rapporto alla Carta Costituzionale nel volume Costituzione incompiuta. Arte, paesaggio, ambiente scritto assieme a Paolo Maddalena, giurista e magistrato italiano già membro della Corte costituzionale, Tomaso Montanari, professore di Storia dell'Arte moderna presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, e Alice Leone, figlia di Susanna Camusso.
È membro del Consiglio di Presidenza di Libertà e Giustizia.
Opere
La "Tempesta" interpretata. Giorgione, i committenti, il soggetto, Torino, Einaudi, 1978
La colonna Traiana, Torino, Einaudi 1988
Laocoonte. Fama e stile, Roma, Donzelli 1999
(curatore) Civiltà dei Romani, Electa, Milano, 1990-1993
(curatore) I Greci. Storia, cultura, arte, società, Torino, Einaudi 1996-2002
Italia S.p.A. L'assalto al patrimonio culturale, Torino, Einaudi 2002
Passaggi e paesaggi (con Saverio Calocero), Roma, Donzelli 2003
Futuro del "classico", Torino, Einaudi 2004
Battaglie senza eroi. I beni culturali tra istituzioni e profitto, Electa, Milano 2005
(curatore) Memoria dell'antico nell'arte italiana, Einaudi, Torino
Iconografia dell'arte italiana 110-1500: una linea, Torino, Einaudi,2005
Artemidoro. Un papiro dal I secolo al XXI, Torino, Einaudi, 2008
La villa di Livia. Le pareti ingannevoli, Mondadori Electa, Milano 2008
Artisti e committenti fra Quattrocento e Cinquecento, Torino, Einaudi, 2010
Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile, Torino, Einaudi, 2010
Azione Popolare. Cittadini per il bene comune, Torino, Einaudi, 2012
(presentazione di) Il cammino della Comunità, Roma, Edizioni di Comunità, 2013
Se Venezia muore, Einaudi, 2014
Costituzione! Perché attuarla è meglio che cambiarla, Einaudi, 2016
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Sezione Autori Stranieri
Owe Wikstrom, “La dolce indifferenza dell’attimo – Elogio della lentezza”, Longanesi
Descrizione
Quando? È la domanda che percorre tutto questo libro e ne detta tempi e osservazioni. Quando troverò un po' di tempo per me stesso? Quando saprò fermarmi per pensare alle cose che davvero contano nella vita? Perché è innegabile che, mentre il nostro mondo si muove obbedendo a ritmi sempre più frenetici e convulsi, mentre e-mail provenienti da ogni parte del globo si rincorrono sullo schermo del nostro computer, mentre aerei decollano e ci portano in poche ore dall'altra parte dell'oceano, noi ci scopriamo e ci sentiamo sempre più insoddisfatti, affannati, irrequieti. E allora l'unica risposta possibile alle nostre domande sul "quando" sembra essere proprio quella consapevole lentezza di cui l'autore fa un instancabile elogio.

                                           Owe Wikstrom

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Sezione Tematiche Giovanili “Micol Cavicchia”
Aldo Forbice, “Orrori – I crimini sui bambini nel mondo”, Sperling & Kupfer
Dovrebbero andare a scuola, giocare, cantare, e invece per almeno 300 milioni di bambini nel mondo, non è così. Lavorano sottopagati, in nero, esposti a infortuni e gravi malattie professionali. Evadono l'obbligo scolastico per "portare soldi a casa" nei Paesi poveri, ma anche nei Paesi dell'opulento Occidente. Eppure questa condizione è considerata ancora privilegiata, rispetto al milione di minori che ogni anno finisce in balìa dei moderni "negrieri", oggetto di abusi di ogni tipo. L'autore ci presenta la radiografia dei crimini sull'infanzia perpetrati nei diversi continenti in aperta violazione di leggi, trattati, convenzioni internazionali, direttive Onu e analizza ciò che si può fare a difesa dei bambini.
Aldo Forbice
Agatino Catania 23 settembre 1940. Giornalista. Conduttore del programma radiofonico Zapping (RadioRai 1) fino al 2012. La sua sostituzione da parte della Rai con Giancarlo Loquenzi provocò una lettera di protesta di 32 tre direttori di testata, opinionisti e docenti universitari. «Siamo sicuri che Aldo Forbice, che per anni è andato benone in Rai sia alla destra sia alla sinistra, non paghi oggi l’aver condotto una battaglia dura e spigolosa sui costi della politica e sul dimezzamento dei parlamentari che ha raccolto oltre mezzo milione di firme?» (Gian Antonio Stella) [Cds 26/9/2012].
• Padre imprenditore (aziendina di scarpe), a 18 anni emigrò a Milano con la scusa dell’università. Inizi all’Avanti, poi nella Cgil, «ne dirige un’agenzia di stampa, collabora a riviste economiche di sinistra e da cigiellino si affaccia alla Rai. Fabiano Fabiani gli affida una rubrica tv sui problemi del lavoro, Turno C. Giunto casualmente dove voleva, afferra l’occasione. Molla la Cgil ed entra in Rai. Per 18 anni ha fatto tv, in trasmissioni come Primo Piano e con responsabilità nei servizi regionali. A Zapping, diventata la sua rubrica dopo un corrusco braccio di ferro con Giancarlo Santalmassi, ha decuplicato gli ascolti. È tra i fondatori del sindacato Singrai che si contrappose al comunisteggiante Usigrai. L’ha poi lasciato perché troppo infiltrato da An. Politicamente la pensa così: “Quando si candidarono sindaci di Roma Rutelli e Fini, non votai né l’uno né l’altro”» (Giancarlo Perna).
• Dello Zapping 2.0 condotto da Giancarlo Loquenzi dice: «È un’altra cosa. So che Loquenzi è una creatura di Marco Pannella. Già direttore di Radio Radicale, è stato capo ufficio stampa del Senato. Avrà gli appoggi giusti. Del resto Preziosi tolse a Giorgio Dell’Arti la conduzione di Ultime da Babele, seguitissima, proponendogli di traslocare in una rassegna stampa notturna, che poi fu affidata sempre a Loquenzi. Mi sarei aspettato che alla prima puntata dicesse almeno: “ Salutiamo Aldo Forbice”. Non l’ha fatto. Poco elegante. Zapping io l’avrei condotto anche
gratis. A ogni denuncia dei redditi, il mio commercialista mi dava del matto: “Ma come? Lo fa per questa cifra ridicola?”» (a Stefano Lorenzetto) [Grn 8/10/2012].
• Nel 2012, quando il Pd rimise alla “società civile” di indicare i nomi di sua pertinenza per il cda Rai, inviò il suo curriculum alla Commissione parlamentare di vigilanza. Si presentò così: «Ora che si è deciso di contenere l’eccessiva ingerenza dei partiti nel servizio pubblico e di valorizzare le professionalità, io rientro in questo modello» (Paolo Conti) [Cds 15/6/2012].

• Ultimi libri: Io, ingegner Terrone (Log, 2013), La vita, nonostante (Passigli, 2013).
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Finalisti Sezione Tematiche Giovanili 
“Micol Cavicchia”

Luigi Cancrini, “Schiavo delle mie brame – Storie di dipendenza da droghe, gioco d’azzardo, ossessioni del potere”, Frassinelli.
Cesare Medail, “Le piccole porte – Viaggio nell’universo del pensiero spirituale”, Corbaccio.

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